leggere, creare, sognare tutto è fantasia basta lasciarsi andare e tornare un po' bambini

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giovedì 21 febbraio 2019




 Amiche
Amiche
Donatella Moreschi
Edizioni Golem-





Trama.
Rapporti affettuosi e distanti, generosi e strumentali, limpidi e ambigui, durevoli e fugaci. Rapporti d'amore, di rivalità, di sostegno, di tradimento, ma sempre rapporti tra donne. Quattordici racconti che balzano dalla preistoria agli impegnati anni Settanta, dalla Gerusalemme di Salomone ai ruggenti anni Ottanta, dalla Prima Guerra Mondiale ai giorni nostri. Storie le cui atmosfere mutano, ma che parlano di sentimenti sempre presenti. Sentimenti e stati d'animo talvolta amorevoli, talvolta riprovevoli. Sentimenti che ci piace ammettere e riconoscere in noi, e altri che vorremmo negare.

Recensione

Buongiorno, amici, oggi vi parlo di questo libro, dal titolo Amiche ma che forse poteva intitolarsi "Donne".
Infatti in questo libro si scopre una parte del grande universo femminile e non sempre la parte migliore.
È suddiviso in quattordici racconti di donne, dalla preistoria ai giorni nostri, in alcuni si parla di amicizia, in altri di tradimenti, in altri di amore, non sempre
di amori felici, ma in tutti i racconti le protagoniste sono le donne.
Donne forti, donne sole, donne amorevoli, donne caparbie, sorelle, amiche, amanti, mamme.
Donne speciali, come Virginia, la famosa neurochirurga,del racconto “Intervento”, che si trova sul tavolo operatorio niente meno che la nuova
giovane compagna del suo ex marito e che riesce a lasciare da parte i
i sentimenti e assiste all’intervento e poi riesce a trattare l'ex come un
qualsiasi altro parente di una paziente.
Oppure una donna amorevole, come Stefana, la badante della signora Rosa, che, coni suoi modi gentili e amorevoli, riesce a conquistare l'anziana signora
e a farle vivere i giorni più belli della sua vita.
E di Lei, la Mamma di tutte le Mamme, che dire, la troviamo in una veste molto più umana, davanti alla morte di quell'Unico Figlio così speciale, con pensieri
molto simili ai nostri, anche non belli ma che fanno capire quanto è immenso il dolore davanti alla morte di un figlio.
Ebbene, miei cari, vi consiglio di leggerlo: è veramente un bel libro.
A presto ciao Lorena.









martedì 5 febbraio 2019

quando l'amore vince la morte

Ciao a tutti cari amici, oggi voglio proprio reccontarvi cosa ho vissuto. Oggi sono stata ad un funerale
di un ragazzino che conoscevo, non molto bene ma lo conoscevo perchè ho fatto la catechista alla
sorellina. Ovviamente non scrivo i nomi, ma come potete immaginare è stato veramente doloroso
partecipare, ma sinceramente non mi aspettavo di uscire dalla chiesa triste si ma anche con il cuore
pieno di gratitudine. Sono grata infatti di aver sfiorato questo ragazzino gravemente disabile ma con
una carica d'amore che toccava tutti quelli che lo incontravano. E i genitori, persone speciali, che
hanno combattuto e lottato 15 anni per rendere la vita di questo figlio la migliore possibile. Un esempio per molti, per tutti quelli che oggi hanno partecipato, un esempio di dolore immenso ma
anche di fiducia immensa in quel nostro Dio che da oggi ha preso in braccio questo cucciolo e l'ha
liberato dalla malattia e l'ha fatto diventare un angelo che accompagnerà per sempre coloro che
l'anno amato. L'amore vince sempre e su tutto, anche sulla morte . Buon viaggio piccolo il Signore
sia con te.

venerdì 1 febbraio 2019

La recensione del mese



Il cappello di Mendel
Elena Cerutti
Edizioni Golem-Collana Mondo

 


Trama.
Giulia è una cinquantenne inquieta, divorziata e con un recente nuovo fallimento sentimentale. Anche con i propri figli, ormai studenti universitari, ha un rapporto difficile. Solo nel lavoro, è un medico in un grande ospedale torinese, trova le proprie soddisfazioni. Ma, per il resto, si sente una donna frustrata e irrealizzata. Quando il suo primario le offre la di trasferirsi all’estero, per seguire un progetto di ricerca internazionale, a Giulia pare che il destino le apra una nuova ed eccezionale opportunità per tagliare i ponti con il passato e iniziare una nuova vita. Accetta volentieri e si trasferisce a Londra in una sorta di fuga dal proprio destino. Ma la parentesi nella City dura ben poco. Come se proprio quel destino beffardo e cattivo, da cui aveva tentato di allontanarsi, le imponesse un copione già prestabilito.

Recensione.
Ciao cari amici, oggi vi propongo la recensione di un nuovo libro che sta per uscire;quando Giancarlo (della Edizioni Golem) me l’ja proposto, mi ha detto
che era molto bello, ed effettivamente non si sbagliava, è veramente un bel
libro che mi ha fatto vivere delle emozioni forti.
Innanzitutto mi è piaciuto molto ritrovare nel libro luoghi che conosco, infatti parla del mio Piemonte, di Torino e di paesi e città che conosco molto bene e devo dire che mi è piaciuto molto non devermi immaginare i luoghi di cui si parla.
La protagonista Giulia è una donna forte, che ha vissuto intensamente la sua vita affrontando gioie e fallimenti sempre a testa alta, dopo una nuova delusione
d'amore, accetta di trasferirsi per lavoro a Londra, lasciando a Torino i figli e
forse anche tutte le delusioni.
Purtroppo, proprio quando Giulia inizia a trovarsi bene nella nuova città ecco che il destino si diverte a cambiare le carte in tavola, infatti Giulia scopre di avere un
tumore e questo sconvolge la sua vita e quella dei suoi cari.
Ester e Marco sono i figli di Giulia, sono due ragazzi immaturi, che colpevolizzanola madre per non essere stata molto presente nelle loro vite a
causa del suo lavoro di medico, ma, quando la madre si ammala, dopo il primomomento di smarrimento iniziano a vederla sotto una nuova luce e pi piano riescono a ricucire il loro rapporto.
Anna Maria, la madre di Giulia è una donna complicata, ama le sue figlie, ma  le
tratta in modo completamente diverso, tiene Giulia in una sorta di campana di
vetro, sempre pronta ad aiutarla ma anche a giudicarla, mentre non si rende conto che anche Chiara ogni tanto avrebbe bisogno di lei, inoltre non si accorge
che è proprio lei Anna Maria ad aver bisogno di Giulia, per sentirsi ancora utile.
Chiara è una buona sorella, sa capire Giulia, anche quando questa si dimostra
un po’ gelosa della sua vita e sa aiutarla quando deve affrontare la malattia.
Ma la bellezza di questo libro secondo me è quello che ci insegna. Il presente e il
futuro di ogni persona sono saldamente legati al passato, ai nostri antenati che con le loro vite scrivono anche le nostre storie e solo quando sappiamo accettare
ilpassato, riusciamo a vivere un presente e un futuro in modo sereno.
Quindi auguro a tutti voi…buona lettura. A presto Lorena.